IL SEGRETO E IL GIUDIZIO

 

Sul tema del “segreto”, proposto da Contardi per la nostra serata, ho in mente due cose, la relazione di Sias sul “sintomo dell'Occidente”, che, se ho capito bene, è la comparsa del “ soggetto del significante ” nel sistema di rappresentazione occidentale moderno, l'altra cosa è un libro di Franco Rella, “Miti e figure del moderno”, del quale cito subito una frase per motivare la connessione. 

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2 marzo 2014


L’OVVIO E L'OSCURO

 

 

Osservando il corredo strumentale umano c’è da chiedersi se l’ottica della facoltà congetturale dell’homo sapiens sia universale o no. Si consideri, per esempio, l’uso della ruota, che sembrerebbe ovviamente ascritto alla necessità logica, invece risulta inesteso e oscuro alle civiltà del mondo precolombiano, ciò dimostra che non è a priori, e non va da sé, che certe categorie e certe congetture siano necessitate come ovvie e universali. Diciamo che le semiotiche sotto le quali i fenomeni si mimetizzano non sono universalmente esposte alla facoltà congetturale umana e che la sembianza delle cose non è omologica a tutte le culture.

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15 marzo 2005


KANTONATE KANTIANE

 

La tesi di un “oscurantismo illuminista” di P. Paganetto1 non piove sul bagnato ma quasi: il primo umore è quello illustre di Marcello Pera, che già nel ‘69 puntava il dito su “la fallacia trascendentale” di Kant:

Kant considerava illusione trascendentale ogni scambio delle categorie e massime della ragione e del giudizio per principi validi oggettivamente; con terminologia analoga, definiamo fallacia trascendentale l’equivoco di confondere il piano delle condizioni a priori (le assunzioni) con il piano dei contenuti empirici che quelle rendono possibili (le ipotesi)” (M. Pera, Apologia del metodo, Bari ’96, p. 69.

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LO SCACCO DELL'"OSCURANTISMO ILLUMINISTA"

 

Nella kantiana Metafisica dei costumi (1781), anzi, nel testo più radicale della sua Fondazione (1785), il desiderio e la facoltà di giudizio abitano lo stesso luogo nella topica della Ragione: lo psichismo che “sa di sapere” (Bewußte), sebbene Cartesio avesse già supposto una topica dell’Io quale ente esistente, differente dal luogo dell’essere pensante, quasi preparando per Freud l’occasione di introdurvi l’inconscio

tetico (Unbewußten).

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LO SCRIBA E IL SACERDOTE

 

Ogni scienza ha i suoi sofismi che, a convalida della loro tenuta epistemica e di quella della scienza, secondo C. Popper, devono essere falsificabili; ma il sofisma fondamentale della psicanalisi non è falsificabile, lo statuto dell’inconscio si sottrae alla falsificabilità per il fatto che il tratto costitutivo della legge edipica, la castrazione, né vera né falsa, non ha uno statuto apofantico, nulla di essa è riconducibile a categorie del vero e del falso; essa, vigente per tutti come norma, diviene universale se, e solo se, è assunta culturalmente (OSF1, Kultur).

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L'UOMO DELLA STORIA E IL BAMBINO DELLA LEGGE

 

Alcune note sull'uomo della storia e il bambino della legge, o anche: per una topica laica.

In generale: senza ritrovare il bambino delle legge, l'uomo della storia è perduto e anche sperduto, smarrito, storia senza destino o meta. In termini diversi: non si tratta che il bambino trovi il principio di realtà nell'adulto, ma che l'adulto lo abbia ritrovandolo già iniziato nel bambino.

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